VIAGGIATORI DI UTOPIE
I campi profughi saharawi dove vi vivono circa duecentomila persone sono stati allestiti dal Fronte del Polisario, partito della resistenza saharawi che governa la Repubblica Araba Saharahi Democratica, costituitasi nel 1973 a Bir Lelhu nei territori del Sahara Occidentale a poca distanza dall’Algeria e dalla Mauritania. Ancora oggi, il Sahara Occidentale è l’ultima colonia africana.
Nel 19631 le Nazioni Unite riconoscono la questione del Sahara Occidentale, includendolo nella lista dei Paesi da decolonizzare. Nel 1966 le Nazioni Unite, per la prima volta, approvano una risoluzione che consente ai Saharawi di esercitare questo loro diritto con un referendum. Il 31 ottobre 1975 il Marocco e la Mauritania invadono il Sahara Occidentale sulla scia di un accordo segreto e illegale con la Spagna, l’ex potenza coloniale che precedentemente occupava questo territorio.
I Saharawi vengono costretti all’esilio e a cercare rifugio in Algeria, dove vengono istituiti campi profughi. Il conflitto tra il Fronte Polisario (organizzazione politica dei saharawi) e il Marocco viene gestito dall’Onu con un piano di pace firmato da entrambe le parti che prevede un cessate il fuoco e la creazione nel 1991 della Missione Onu per l’organizzazione del Referendum nel Sahara Occidentale. Da allora, pacificamente, questo popolo ha aspettato che gli strumenti della diplomazia internazionale gli restituiscano il diritto a scegliere liberamente il destino della propria terra. Fino al novembre del 2020, quando la violazione da parte del Regno del Marocco degli accordi sulla neutralità della zona di El Guerguerat, nel sud-ovest del Sahara Occidentale, con l’uso delle armi da parte dell’esercito marocchino contro un gruppo di pacifici manifestanti saharawi, ha portato alla rottura del cessate il fuoco e a una nuova guerra.
Esiste un muro nel Sahara Occidentale, costruito dal Regno del Marocco (anche noto con il termine Berm) è una berma di lunghezza superiore ai 2.720 km, motivato dal diritto di difendersi dal Fronte Polisario. Si tratta del muro più grande del mondo dopo la muraglia cinese, una struttura difensiva che è a tutti gli effetti una zona militare con bunker, fossati, reticolati di filo spinato e campi minati. Il campo minato che corre lungo la sua totale estensione è, per lunghezza, il più grande al mondo, e si stima sia formato da circa 6.000 mine antiuomo. Secondo le mappe fornite dalla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) e dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), una parte del muro si estende per diversi chilometri anche nel territorio riconosciuto a livello internazionale appartenente alla Mauritania.
Il viaggio:
I viaggi in genere ci regalano una pausa, un tempo che ci doniamo per dimenticare, per affrontare nuove esperienze, per divertirci, conoscere… Partire, per una missione umanitaria è un viaggio da volontario. un’attività che non ha scopo di lucro, totalmente a proprie spese, organizzata da Associazioni come CittàVisibili per solidarietà verso il prossimo.
L’aiuto che ci siamo impegnati a svolgere può essere impiegato in diversi settori: dalla conoscenza di un Popolo che vive in esilio nel deserto algerino e a cui sono negati il rientro sulla propria terra, dalla partecipazione al progetto Semi di Naso Rosso nel deserto, un progetto che prevede la consegna da parte dei volontari dei sostegni a distanza alle bambine e ai bambini Saharawi, alla collaborazione con il progetto SOS per conoscerne le attività e promuoverne la raccolta fondi e ogni altra attività che potremo effettuare in collaborazione con il Fronte del Polisario. Il programma per i viaggiatori avrà al suo interno la visita alle Daire (Comuni) gemellate con gli Enti Locali dei nostri territori ma anche escursioni consapevoli del valore della natura, dell’acqua e delle piante in un deserto fra i più ostili del mondo.
La motivazione della missione nasce dalla solidale volontà di agire, di far conoscere le ingiustizie verso questo Popolo, di condividere con altri le problematiche non risolte da Governi e Comunità internazionali che preferiscono non vedere e che rinviano costantemente e periodicamente il referendum per la loro autodeterminazione, se pur stabilito nel 1991.
Nei campi profughi in Algeria, ogni tendopoli è una “wilaya”, una provincia, e ha il nome della città del Sahara Spagnolo occupata. A Dakhla la sabbia modella dune maestose, ma il resto è hammada, “luogo dove c’è troppo caldo o troppo freddo”. Nelle tendopoli, camminando, non sei mai solo: la gente ti incontra, i bimbi ti chiedono da dove vieni, ti chiedono caramelle, le persone si intrattengono a parlare con te, altre salutano e continuano a camminare, molti ti offrono il tè, che è un segno dell’ospitalità del popolo saharawi. È cortesia berne almeno tre bicchieri. Il primo è amaro come la vita, il secondo dolce come l’amore, il terzo soave come la morte.
NOTE:
Si parte il 25 febbraio da Roma Fiumicino Gate 3 e si rientra o il 4 marzo o l’8 marzo 2025 salvo problemi di prenotazione.
Documenti necessari al rilascio del visto
- copia leggibile del passaporto (che deve avere una validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso in Algeria) o passaporto originale se i componenti del gruppo non supera le dieci persone.
- copia biglietto aereo se effettuato autonomamente
- n, 1 modulo di richiesta visto compilato e debitamente firmato
- copia dell’assicurazione se effettuata autonomamente
- n. 2 fototessera.
Comunicazioni e accoglienza
Si possono acquistare le SIM algerine in aeroporto, evitare di effettuare cambi non autorizzati. Solitamente le famiglie hanno la wi-fi. I costi nei campi sono i seguenti: 15 euro giorno a testa per le famiglie che ci ospiteranno, compreso il Protocollo, 100 euro settimana diviso in 4/5 partecipanti per l’uso delle Jeep o delle auto che ci saranno messe a disposizione dal Fronte del Polisario, !00 euro settimana per 4/5 partecipanti per la benzina e l’autista. Se il programma prevede visite fuori dalla Daira di Auserd e Smara le spese per la benzina aumentano (es. Rabuni, Dakla, etc.), La quota sarà verificata nei campi profughi. 100 euro per 10 partecipanti per un facilitatore linguistico che ci accompagnerà nelle visite istituzionali e previste nel programma.
I pasti si consumano con le rispettive famiglie Saharawi (couscus, pasta, lenticchie, uova, carne di cammello o capra, patate, frutta) Suggeriamo di mangiare frutta e verdura solo se ben cotta o sbucciabile, così anche la carne di cammello, che viene offerta in spiedini cotti sulla brace/legno. Se volete portate spaghetti e pomodoro, in quanto sia bambini sia gli adulti apprezzano la nostra pasta, ricordate che non utilizzano molto il sale e in effetti nemmeno noi, ne notiamo l’assenza. L’acqua per bere sarà acqua in bottiglia, (il tè viene fatto con l’acqua imbottigliata). Saremo in un campo profughi in mezzo al deserto; quindi, dovremo dimenticarci la doccia quotidiana e altre comodità. In ogni casa c’è all’esterno una piccola costruzione con un bagno turco al suo interno, e sempre verrà offerta una bacinella con acqua per lavarsi. Se l’utilizzo dell’acqua che è destinata all’uso igienico non vi convince portatevi della amuchina da aggiungere e una scorta di salviette umidificate e disinfettanti per le mani. Non utilizzare l’acqua se non in bottiglia per lavarvi i denti, meglio se utilizzate il vostro collutorio. C’è la possibilità di effettuare un bagno turco in una vicina daira e su prenotazione.
Materiale sanitario per uso personale
Per l’ingresso in Algeria non sono richieste vaccinazioni. La vaccinazione antitetanica, che ha validità 10 anni, è sempre consigliata. Si consigliano farmaci antidiarroici, aspirine, antidolorifici (loperamide, buscopan, polase, collirio calmante, antibiotico intestinale, tachipirina). Si ricorda che per aiutare gli altri, per prima cosa dobbiamo mettere in sicurezza noi stessi, pertanto chi visita centri medici, ospedali e ambulatori deve presentarsi in abbigliamento consono e dotato di dispositivi di protezione individuale monouso. Nei campi ci sono numerosi negozi in cui potrete comprare piccoli oggetti di artigianato, prendere una bibita o comprare biscotti o altri alimenti. Si può pagare con dinari algerini o con euro, per il cambio Euro/Dinari attenderemo istruzioni dagli accompagnatori saharawi.
Materiale per il viaggio
Il biglietto aereo include la franchigia di 23kg + un bagaglio a mano dimensioni 35cmx55cmx25 cm, peso max 10kg. non è più valida la carta Air Algerie, se non per i punti accumulati, i passeggeri avranno a disposizione totali 33 kg da dividere in due valigie in stiva e 1 bagaglio a mano, ma per il rientro si potrà inserire un solo bagaglio in stiva di 23 kg e mantenere il bagaglio a mano di 10 kg. Sono permesse oltre il bagaglio a mano piccole borse o marsupi. Pertanto, nel caso di trasporto dei farmaci o di altro materiale dovremo incontrarci per non non incorrere in penalità sul bagaglio in eccesso. Si informa che per motivi di sicurezza AIR ALGERIE ha disposto il divieto di trasportare dispositivi Samsung “Galaxy note 7” e sigarette elettroniche nel bagaglio in stiva. Il loro uso è inoltre severamente vietato a bordo del suo aeromobile. I passeggeri che trasportano batterie all’interno del bagaglio (in stiva) sono inoltre tenuti a imballarli correttamente e tutte le attrezzature dotate di tali batterie devono trovarsi in una posizione off e ben confezionata. Non può essere imbarcato termometro medico o clinico contenente mercurio – in quantità superiore a uno (1) a persona e per uso personale – comunque collocato nella sua busta protettiva. Ulteriori dispositivi sanitari dovranno essere comunicati.
Nel vostro equipaggiamento non devono mancare:
sacco a pelo
salviette e saponi personali
fazzoletti di carta
asciugamani piccolo e grande
occhiali da sole e crema solare
sandali o infradito
scarpe da ginnastica
giacca a vento o piumino
t-shirt
indumenti intimi in quantità
pantaloni comodi
tuta anche per la notte
cappello
una borraccia personale di acqua
Portate poche cose e comode.
La temperatura è primaverile-estiva di giorno (25-33º) e la notte si abbassa e servono coperte e giacche/piumini.
FAQ
Devo vaccinarmi? Non è necessario, occorre solo stare attenti al cibo e all’acqua che si consumano (solo acqua in bottiglia che troveremo presso la famiglia)..
Che temperature devo aspettarmi? Tra gli 28º e i 33º gradi. Possibilità di tempeste di sabbia.
Cosa mangeremo? La vostra famiglia preparerà pasta, tortilla, cous cous, lenticchie e un po’ di carne (pollo, capra o cammello).
Che tipo di scarpe devo indossare?
Puoi tranquillamente indossare infradito e scarpe da ginnastica.
Che tipo di abbigliamento?
T-shirt e jeans o fuseaux. Tute da ginnastica, salopette, piumino o giacca a vento per la sera. Si raccomanda di indossare occhiali da sole, un cappello e un fazzoletto per proteggersi dal possibile alzarsi del vento.
Nel modulo adesioni trovate le scadenze e l’impegno economico verso la nostra associazione.
Il programma e il coordinamento sarà seguito da Simone Bolognesi. Prenotazioni entro il 16 novembre 2024,